Rivista di lettere e arti, pubblicata a Roma, dal
1881 al 1885, dall'editore A. Sommaruga. Tra i collaboratori annoverò i
maggiori scrittori dell'epoca come G. Carducci, G. Verga, L. Capuana e G.
D'Annunzio. Quest'ultimo conferì alla rivista l'impronta estetizzante che
la caratterizzò e che fece assumere all'aggettivo bizantino il
significato di raro, ricercato, prezioso. Il periodico non si ispirò mai
a un programma preciso, proponendosi semplicemente di far conoscere le opere
degli autori più noti accompagnate da una presentazione. La fortuna della
pubblicazione cessò con quella del suo editore, Sommaruga, che
subì un processo per motivi politici e venne condannato a sei anni di
reclusione.